Poeta francese. Tra i principali esponenti del Simbolismo, è considerato
uno dei padri della poesia moderna. Passò in Inghilterra due anni per
motivi di studio; tornato in patria, nel 1863 fu abilitato all'insegnamento
della lingua inglese. Si dedicò all'attività didattica
successivamente a Tournon, Besançon, Avignone e Parigi. Nel 1894 si
ritirò dall'insegnamento e andò ad abitare con la famiglia a
Vaivins, sulle rive della Senna. La sua casa, come lo era stato il suo salotto
di Parigi, divenne allora punto di incontro per intellettuali, letterati e
poeti. Rigoroso sostenitore della "poesia pura"
M., nel suo continuo
sforzo verso la perfezione, non ha lasciato una produzione ampia sia in prosa
sia in versi. I suoi primi versi vennero pubblicati sulla rivista "L'artiste" e
nell'antologia del
Parnaso contemporaneo (1871). Questi primi lavori
rivelano la chiara influenza di Baudelaire, indiscutibilmente l'autore che ha
avuto la maggiore importanza nella sua "Ultima moda", che si proponeva di
introdurre nella vita mondana un più raffinato gusto estetico. La sua
seconda maniera inizia con l'
Erodiade e con l'egloga
Il pomeriggio di
un fauno, rifiutata per la sua oscurità dal terzo volume del
Parnaso contemporaneo e pubblicata a parte nel 1876. Le due opere
assicurarono a
M. la fama, ma non soddisfecero interamente il suo
desiderio di perfezione. I lavori successivi risentirono della sua progressiva
tendenza verso l'ermetismo linguistico e il tentativo di liberare la poesia da
ogni connessione dal discorso logico. L'espressione di questo mutamento del
gusto di
M. si ha nel poema in prosa
Un colpo di dadi mai
abolirà il caso, pubblicato nel 1897 nella rivista "Cosmopolis".
M. è anche autore di una traduzione delle poesie di Edgar Allan
Poe (1888) (Parigi 1842 - Valvins 1898).